Descrizione
La torre forma quadrata è a due elevazioni fuori terra separate tra loro mediante una volta cieca, per questo motivo si accedeva al piano superiore per mezzo di un terrapieno (si può osservarne qualche traccia nella parete ovest).
All’esterno di presenta in pessime condizioni a causa delle ingiurie del tempo, mentre all’interno conserva qualche traccia del pavimento agli angoli. Edificata secondo lo storico Santo Lombardo nel 1506 da Pietro Trimarchi, facoltoso della vicina cittadina di Savoca, a difesa contro le incursioni dei pirati. Si chiama dei Bagghi (o Cortili) perché quando non esisteva la via Sparagonà, fra la torre ed altri palazzi di antica costruzione, vi erano dei larghi cortili, che i nostri antichi chiamavano Bagli. Attorno vi erano delle case coloniche.
Nel 1593 risulta appartenere a "Crisafulli Antonina, vedova di Binidittu Buculo, abitatrice della Terra di Savoca" che in contrada Sparagonà, possedeva oltre a detta torre, un grande vigneto. Verso la metà del '600 si trova tra le proprietà di Santoro Crisafulli, nobile savocese, Giudice della Regia Gran Corte e Luogotenente dello Stratigò di Messina.
Dalla fine del '700 appartenne alla famiglia di Angelo Caminiti (1781-1855), fautore dell'autonomia comunale della Marina di Savoca, che abitava in un palazzotto attiguo alla torre del baglio, oggi non più esistente. La torre non venne risparmiata dal cannoneggiamento borbonico del 30 marzo 1849, che la distrusse parzialmente e mandò in totale rovina i palazzotto attiguo.
Oggi la torre appartiene alla famiglia Pagliuca di Scaletta Zanclea.
Modalità d'accesso
La torre, essendo privata, non è aperta al pubblico.
Orari e costi
La torre non dispone nè di orari nè di costi di accesso poichè non è visitabile.
Indirizzo
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 16 ottobre 2024, 11:48